sabato 29 ottobre 2022

Prime giornate al mare

Gli amici del "pastino"

 

 Rieccoci qui in costa. Abbiamo constatato che sabato e domenica non e il caso di andarci, troppa gente, anche famiglie.... meglio una tranquilla giornata infrasettimanale.

 Adesso siamo qui, nella nostra spiaggetta a goderci una tranquilla giornata di sole e mare. 

Sul sentiero sopra la spiaggia ogni tnto passa qualcuno, gente che viene al mare, ma una buona parte sono guardoni o qualcuno in cerca di una scopata facile.  Roby non pensa affatto a godersi solo il sole e il mare, e on passa molto tempo da quando siamo qui che mi chiede se mi piacerebbe giocare con qualcuno.L'idea che qualcuno venga a propormi qualche lussurioso gioco mi stuzzica, ma non viene nessuno, e si che sono in bella vista, come una sirena in attesa dei suoi marinai...

Allora Roby  mi propone di andare a fare una passeggiata sul sentiero sopra la spiaggia, idea che non mi dispiace, anzi...



  Dopo il caldo atroce della spiaggia, camminare nella piacevole ombrosa frescura del sentiero e piacevole. Essendo luogo di passaggio incontriamo gente che va o torna dalla spiaggia, coppie o singoli, vestiti con le borse appresso. E poi ci sono i passeggiatori, esclusivamente uomini, perlopiu nudi. 

 Quando li incrociamo mi guardano, forse anche perche sono l'unica ragazza che gira nuda. La cosa non mi crea nessun imbarazzo, perche dovrebbe poi? Molto galantemente, quando li incrociamo, si fermano mettendosi a fianco del sentieri, invero stretto in certi punti.

 Abbiamo fatto alcune centinaia di metri per il sentiero (e lungo un buon chilometro) quando mi sento chiamare; "Loredana, Loredana..." La voce proviene da sopra il sentiero, e adesso vediamo anche un uomo che sta scendendo. Ci raggiunge e con un sorriso stampato in faccia ci fa; " Ma ciao, tu sei Loredana, vero?" a risposta affermativa si scusa per il modo, e dopo due convenevoli ci invita a bere qualcosa su da loro.

 Su da loro sarebbe un "pastino", un piccolo terrazzamento dove una nolta si coltivavano le viti, ma che adesso e tutto invaso dalla boscaglia. Ce un ripidissimo sentierino per raggiungerlo, e un un punto hanno messo anche una corda per facilitare la scalata. 

 Arrivati lassu ci troviamo su questo "pastino", una piazzola larga un tre metri e lunga una decina. A monte ce un muro alto un paio di metri, con sopra un altro "pastino" completamente invaso da alberi e rovi. A valle ce un basso muretto, con sotto alcuni metri di strapiombo, anche questo invaso dagli alberi, e giu in fondo, tra gli alberi, si intravede il sentiero.

 Certo che lo hanno sistemato bene il posto. In fondo ce una tettoia con sotto un vecchio mobile e qualche brandina, mentre in mezzo a questa piccola radura ce un tavolo, una panca e alcune sedie. Piu in la l'immancabile griglia e alcune bottiglie di acqua, vino, birra...

 Il nostro anfitrione, Sergio, ci invita a sederci attorno al tavolo e intanto ci presenta ai altri due che son seduti al tavolo. Bruno, avra sui 65-70 anni, basso, magro, praticamente pelato, molto abronzato, un abituè della spiaggia che frequenta praticamente tutto l'anno, e Mimmo, un quarantenne dal terribile accento meridionale. 

 Ci chiedono cosa vogliamo bere, sono forniti di tutto, dal caffe alle bibite ghiacciate. Vista l'ora optiamo per un caffe.

 Ci parlano un po del posto dove stiamo, dove bruno trascorre praticamente tutta l'estate. Sale su in paese giusto un paio di volte alla settimana per curare la casa e amen. Mimmo e Sergio invece ci vengono solo quando sono liberi dal lavoro, e poi ce ancora qualcuno della compagnia...

 Dopo il caffe e aver rotto un po il ghiaccio il discorso vira su di me. Nemmeno a dirlo mi hanno riconosciuta dalle riviste, Bruno poi, essendo di Sistiana, mi ha anche vista alcune volte in giro. 

 Alla domanda cosa facevamo di bello per il sentiero Roby dice loro che si andava a vedere se trovavamo qualche maschietto per me. Rivolgendosi a me; "E non siamo qui, in tre per giunta... che se vuoi divertirti..." 

 Mimmo si alza, scosta la sedia, si toglie i pantaloncini e torna a sedersi con la gambe aperte, invitandomi a giocare con il suo pisello. Io divertita guardo Roby che mi fa cenno di andare.

 Mi inginocchi in mezzo alle sue gambe, metto le mie mani sulle sue cosce e comincio a leccargli le palle, scostando col naso quel suo cazzo ancora moscio, ma che non tarda a indurirsi.

 Adesso che e bello duro me lo lavoro piano, con studiata lentezza. Dopo averlo fatto sparire per intero nella mia bocca risalgo per giocare con il glande, e poi di nuovo giu fino alle palle. Adesso mi aiuto anche con le mani, segandolo lentamente e tittillando con la lingua sul filetto, mentre il cazzo pusa, ormai duro come il ferro. 

 Noto che, passandoci la lingua sopra, il glande gli e molto sensibile. Infatti quando ci passo sopra quasi si ritira un po indietro. Dalle pulsazioni e dal suo respiro sento che sta per arrivare, allora indirizzo il suo cazzo verso la mia bocca, e sempre segandolo lentamente e tittillandogli il filetto continuo...

  Il primo schizzo e potente. Mi e arrivato fino in gola. Intanto che continuo a segarlo e a ricevere gli altri schizzi in bocca lo guardo negli occhi. Mi sta guardando anche lui. Quando il suo sperma finisce di sgorgare mi allontano un po da lui, seduta sui talloni e ingoio.

 "Mmmmm... ottima ed abbondante" esclamo. "E tu un bravissima pompinara " mi fa eco Mimmo, mentre gli altri osservano la scena, con Bruno addirittura appoggiato sul tavolo, visto che e seduto dietro.

 A gatoni mi infilo sotto il tavolo e gli allargo le gambe. Non serve togliergli nulla visto che lui era gia nudo prima. Comincio a lavorarmi quel suo vecchio cazzo sovrastato da una peluria bianca. E salato, avra fatto un bagno...

  Mentre il suo cazzo mi sta diventando duro in bocca Roby e Sergio mi tolgono il tavolo da sopra. Non so di chi sono le mani che mi accarezzano, mi frugano nella patatina, ma e piacevole, come e piacevole sentire la dolcezza della cappella ormai turgida nella mia bocca.

 Mi alzo, mi giro e mi siedo su Bruno, infilandomi il suo pene nella mia patatina. Mantre mi muovo roteando il bacino cosi infilzata faccio avicinare Sergio, anche lui ormai senza piu costume, e comincio a giocare anche con il suo cazzo.

 Alcuni minuti dopo Bruno comincia a gemere che sta per venire. Io continuo a roteare con il bacino, ma mi ci appoggio sopra con tutto il peso. Mi accorgo che e venuto dal leggero pizzico che mi provoca il suo sperma che sta uscendo dalla mia patatina.

 Sergio adesso e distirato per terra e mi invita a montarlo come un ammazzone. Da buongustaio preferisce infilare il suo pene nella vagina gia farcita. Mentre lo sto cavalcando, Roby mi si mette dietro e... opplaaa. Adesso ho due cazzi dentro di me, e stretta in quel panino umano godo come una vacca.

 Mimmo mi porge alcune salviette per ripulirmi un po del sperma che mi cola dalla fichetta. 

 Adesso, placati i sensi, siamo di nuovo tutti seduti attorno al tavolo a bere un altro caffe. Mi dispiace un po per Mimmo, ma gli dico che si rifara la prossima volta. 

 Parliamo un po di me, delle mie/nostre avventure con altri uomini. Si complimentano con me di come sono rimasti favorevolmente impressionati con quale facilita e disinvoltura mi faccio scopare da qualsiasi uomo. Rispondo che e merito di Roby, e lui che mi ispira e mi sprona. Poi si, certo, i maschi mi piacciono, e non vedo perche dovermi togliere qualcosa che mi procura piacere, riferito al fatto che ingoio o che mi faccio sborrare dentro da chiunque.

 Ci raccontano che queòl posto dove stiamo e stato testimone di tante avventure vissute da altre donne, ma sono ben poche quelle come me, forse giusto un paio, ma tutte piu grandi di me. E bello avere una troietta cosi giovane adesso li in costa...E vista la mia attitudine, avro cosa divertirmi con tutta la fauna maschile che la frequenta.

 Tornati alla nostra spiaggetta corro in acqua a fare pipi e farmi un bidet in mare mantre Roby gia prevede per me un futuro radioso da troia svuotapalle in Costa, il che, a dire il vero, a me non dispiace affatto.




 




 


 

 


 

 

 


 


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